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"Il vaso perduto"

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Il vaso perduto
Breve premessa dell’autore: Tanto tempo fa, in una foresta tropicale, vivevano i maya: era un popolo ricchissimo!
il loro tesoro più importante era il vaso lasciato dall’imperatore Gollus xxiii.
questo vaso era prezioso,infatti era tutto oro.”
Va bene vi ho raccontato la storia di questo vaso.
Ora bando alle ciance!!
Io, cioè Angelica, con il mio compagno Vittorio,abbiamo deciso di trovarlo.
Ovviamente noi due siamo degli archeologi,quindi il nostro compito è di scoprire dove si trova il vaso.
-Bene allora partiamo- Dice Vittorio
-Certo non stiamo qui impalati!!-
Purtroppo ci sono anche degli antagonisti:
“L’ESERCITO MILITARE RUSSO”. (era molto cattivo)
Inoltrandoci nella foresta scopriamo che:

  • CI SONO MOLTI PERICOLI;
  • LA MAPPA DICE CHE DOBBIAMO PASSARE IN UN LAGO PIENO DI COCCODRILLI E PIRANIA;
  • INOLTRANDOCI NELLA “FORESTA 2″SCOPRIAMO CHE CI SONO MOLTI SERPENTI.

-Bene allora….Cominciamo-Dico io con molta paura.
Passammo nel lago dei coccodrilli e ci accorgiamo che il ponte è rotto,ma per fortuna c’ erano delle pietre su cui saltare sopra……..
Tutto andava bene fino a quando Vittorio si accorse che i russi erano passati per di lì,noi ci dovevamo sbrigare!!!
Dopo aver attraversato quel’orribile posto, ci siamo inoltrati nella “foresta 2”,subito dopo si trova la caverna dove c’era il vaso.
Prima però,dovevamo superare la foresta dei serpenti!!!
Vittorio è allergico ai serpenti, quindi abbbiamo portato con noi un antidoto.
Tutto ad un tratto Vittorio non c’era più ed era rimasta sola .
Sono stati i russi pensai mettendo le mani fra i capelli.
Ma io non mi scoraggiai.
Adeso la missione è ritrovare Vittorio .
Ritornai indietro e non c’era nessuno.
Proseguendo trovai delle impronte di stivale e seguendole mi portarono in una capanna di foglie e di rami.
Lì era legato Vittorio.
IO mi chidevo come? Come? Come?
Ma  poi mi venne un’idea.
Di notte dovevo entrare nella capanna,tagliare la corda e………
Così fu,tagliai la corda e scappammo .
Continuammo a camminare e trovammo una caverna dove si trovava il vaso.
Entrammo e trovammo il vaso.
-Per me è troppo semplice –
Infatti con l’astuzia lanciai un sasso contro il vaso e partirono delle frecce.
L’unico modo era passare di lato.
Pian,piano che passavo di lato riuscii ad arrivare al vaso.
Lo presi e scappammo.
La missione era andata a buon fine!!!
Ritornammo a casa felici e contenti.
P.S= I russi si accorsero che Vittorio era scappato e mandarono a monte la loro missione.