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"La famiglia stramba"

Premi il tasto PLAY azzurro per ascoltare il racconto scritto da A.M.

La famiglia stramba

L – N-R-E-O si, era proprio così, era il cognome della famiglia stramba .

Era una famiglia diversa da tutte le altre .

Vivevano in una capanna fatta di foglie , legno e pezzi di carta .

Il padre si chiamava Clic , aveva quarant’anni ma diceva di averne millequattrocento; era vestito con una gonna rosa e viola , con perline, brillantini e pizzo ;indossava una maglietta tutta strappata nera , con la manica viola e l’altra un po’ rossa , blu ,rosa e azzurra .Aveva le scarpe diverse :in un piede calzava un sandalo da donna tutto brillantinoso e nell’altro aveva uno stivale da cowboy . Clic era un tipo particolare ;quando i suoi figli erano gentili con qualcuno , bravi a scuola , facevano i compiti e le verifiche correttamente Clic li sgridava , invece, quando si comportavano male gli faceva i complimenti e gli regalava giocattoli e caramelle .La madre , Buffetta , era vestita come una suora anche se non lo era . Indossava un velo lungo tre metri , di color oro , invece la tunica era fucsia . Buffetta parlava in modo strano , quando voleva dire bambini vado a fare la spesa , fate i bravi lei diceva :” Spesa vado in bici fai la cattiva !”.

Clic e Buffetta avevano quattro figli . La prima figlia si chiamava Perfettina : aveva diciott’anni , si dava un sacco di arie credendosi bella ed intelligente .

A scuola era proprio un disastro , quando la maestra di matematica le chiedeva :”Perfettina, quanto fa uno più uno?” lei rispondeva :”Facilissimo fa cinquantotto !! “, in italiano ad esempio la parola acqua la scriveva sempre con due q .

Per non parlare poi di quando usciva con le sue amiche … si dava un rossetto rosso fuoco intorno alla bocca , negli occhi l’ombretto di un viola acceso :se ne dava talmente tanto che anche il naso si colorava e poi diceva alle sue amiche che non si sapevano truccare bene come lei !

Il secondo figlio era Bullone , aveva sedici anni ed era brutto come il resto della famiglia , ma lui di più .Indossava sempre pantaloni lunghi e grigi , la maglietta blu con un teschio . Le sue unghie erano nere piene di sporcizia , i denti tutti , ma proprio tutti , cariati .

Era basso e grasso e spaventava tutte le bambine della scuola per divertirsi .

La terza figlia era Sapientina .

Si vestiva in modo antiquato , il suo viso era un po’ bruttino pieno di brufoli tutti rossi che sembravano scoppiare da un momento all’altro .

I suoi denti erano enormi , tutti storti e quando rideva assomigliava proprio ad un castoro .

L’ultimo figlio , il più piccolino era Occhi a Palla , aveva sei anni .

Come dice il suo nome aveva due occhi grandi a forma di palla , sembravano uscirgli dal viso . Aveva i capelli marroni , lisci , a caschetto e spesso veniva scambiato per una femminuccia .

I due denti centrali erano molto grandi rispetto agli altri denti , tanto che gli uscivano dalla bocca .

Era poco educato , non conosceva le buone maniere , infatti quando era a scuola e starnutiva non si metteva mai la mano davanti alla bocca e tutte le volte schizzava sputacchi nelle teste dei suoi compagni .

Occhi a Palla amava gli animali c’erano giorni che anziché parlare normalmente diceva :” Bau bau , miao ,cip ,cip .” .

Anche se tutte la persone del paese li criticavano o li prendevano in giro la famiglia L- N- R – E –O viveva comunque allegramente.

 

A. M.  5^E